10 anni di storie sull’albero | Per stare al caldo vorrei…Una poesia di benvenuto

Neil Gaiman ha scritto decine di libri per bambini, ragazzi e adulti, ed è l’unico autore ad aver vinto la Carnegie Medal e la Newbery Medal per la stessa opera, Il figlio del cimitero.
Alcuni dei suoi libri, come Coraline e Stardust, sono stati portati sul grande schermo e altri sono stati adattati per la televisione e la radio.
Gaiman è Ambasciatore di Buona Volontà per UNHCR, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ed è a questo ente che ha donato questa poesia, scritta pensando alle tante persone che scappano da guerre e situazioni politiche difficili e sono costrette a sopportare la fame, la paura e il freddo. Mosso dal desiderio di raccogliere fondi per loro, Gaiman ha chiesto alle persone sui social media di condividere i loro ricordi su momenti di conforto e calore. Le migliaia di risposte ricevute sono state cucite insieme ed hanno dato vita a questa poesia che, ad ogni pagina, è accompagnata dalle matite di 13 illustratori diversi. 

Marzo è il mese della poesia e ci sembrava meraviglioso chiudere il progetto delle nostre 12 storie sull’albero con questo albo prezioso che è un manifesto di pace, accoglienza e solidarietà. Una storia che parla di diritti lesi, ma che è, allo stesso tempo, piena di speranza, calore umano, gentilezza.
Un albo da mettere nella libreria di casa, da regalare agli amici, da leggere insieme ai più piccoli per affrontare un’attualità che ci chiama ad impegnarci in prima persona per trovare, assieme ai più piccoli, le parole adatte a dare un senso alla nostra contemporaneità.
Un testo che ci ricorda l’importanza di un abbraccio, di una stretta di mano e del potere delle parole, dei libri per i più piccoli che sanno costruire ponti, favorire il dialogo tra i popoli e costruire un futuro migliore.
È quello in cui crediamo fortemente, nel valore delle buone letture, capaci di far divertire i bambini, di farli crescere, sognare, di farli diventare soggetti pensanti e, così, costruire un paese (e un mondo) più solidale, più giusto, più civile e democratico.

“Volevo esprimere il terrore di un viaggio pericoloso lontano da casa, e suggerire come, nel corso della storia, per svariati motivi tanti hanno dovuto abbandonare le proprie terre d’origine in cerca di rifugio. Ciascun viaggio ha la sua storia, e il suo mezzo. La piccola nave resiste alle onde incessanti e si sospinge in avanti con coraggio. Nelle acque profonde sono in agguato orrori invisibili, ma con la speranza e la forza d’animo -rappresentate dai due guardiani che illuminano la via- le traversie del viaggio non saranno insormontabili, quelle acque oscure non saranno impenetrabili”.
Benji Davies

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